Puoi mantenere un sorriso autentico solo per un po’, dopodiché è solo denti

Puoi mantenere un sorriso autentico solo per un po’, dopodiché è solo denti

“Guardate il sorriso, guardate il colore, come giocan sul viso di chi cerca l’amore” diceva Fabrizio De André.

Chi non ha mai desiderato o invidiato un sorriso bianco come i volti televisivi? Magari chiedendosi ”che denti bianchi, chissa’ cosa avrà fatto per avere un sorriso così splendente!”

I denti bianchi sono sinonimo di bellezza e salute.

Non sempre un sorriso bianco è “finto”, cioè conseguenza di denti ricoperti in ceramica o altro, anzi la maggior parte delle volte i denti non sono stati toccati ma solamente sottoposti a sbiancamento

Su quali denti funziona lo sbiancamento dentale?

È molto importante sapere che non tutti i denti possono essere sbiancati: per esempio se un dente è otturato o ricoperto da una corona questo non potrà essere sbiancato.

Lo sbiancamento agisce solo sui denti naturali portandoli a una colorazione e tonalità più chiara di quella presente.

In alcuni casi diventa un ottimo metodo non aggressivo per trattare denti molto scuri o colorati a causa di:

  1. antibiotici presi da bambini (le tetraciciline);
  2. fumo;
  3. cibi o bevande colorate (caffè, the, liquirizia e coloranti artificiali) che metabolizzati possono penetrare negli strati superficiali dei denti.

In cosa consiste lo sbiancamento?

Sul mercato ci sono vari tipi di sistemi di sbiancamento, alcuni “miracolosi” che attraggono per la loro semplicità e basso costo ma con risultati insoddisfacenti, altri realmente efficaci e da considerare come veri e propri dispositivi medici. Vedi la differenza tra i vari tipi di sbiancamento.

Sa va dalle famose “whitestripes” a dentifrici miracolosi ”denti bianchi lavaggio dopo lavaggio” alle mascherine domiciliari vendute in farmacia che sbiancano i denti spesso in modo inefficace.

Evitate i prodotti ”fai da te” anche perché, in caso di problemi gengivali o carie dei denti, possono aggravare il problema: per un risultato immediato ed efficace bisogna rivolgersi al proprio dentista per lo sbiancamento professionale

Come faccio a fare un bite?

Un’accurata visita servirà allo Specialista in Ortognatodonzia per capire se il bite avrà un reale beneficio sui problemi del paziente.

In un appuntamento di mezz’ora si prenderanno le impronte dei denti, utilizzando un arco facciale per misurare le inclinazioni delle ossa, e si registrerà come i denti chiudono tra loro quando le articolazioni della bocca sono nella loro migliore posizione possibile.

In un successivo appuntamento di 30-45 minuti verrà consegnato e regolato il bite.

Affinché il bite sia regolato in modo ideale, cioè riproducendo la forma e chiusura ideale e corretta dei denti, ci vorranno da 1 a 3-4 appuntamenti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro.

Come viene effettuato lo sbiancamento?

  1. prima di tutto è importante effettuare una seduta di igiene orale per rimuovere placca e tartaro che contribuiscono a “sporcare” il sorriso ma soprattutto per valutare la buona salute delle gengive e l’assenza di problemi dell’osso che circonda i denti;
  2. vengono fatte le fotografie dei denti con accanto dei campioni di colore per determinare la tonalità e il grado di bianco di partenza;
  3. i denti vengono isolati per proteggere le gengive dal gel sbiancante;
  4. si applica sui denti un gel a base di perossido di idrogeno ad alta concentrazione (fino al 40%): quelli in vendita nei centri estetici e in farmacia hanno concentrazioni molto basse, poco efficaci;
  5. con l’aiuto di una lampada a luce led o con il LASER si attiva il principio attivo contenuto nel gel sbiancante che, aprendo la struttura superficiale dello smalto permette alla sostanza di penetrare in profondità sbiancando il dente;
  6. la durata del trattamento è di circa di 20-40 minuti, tempo necessario per permettere al prodotto di agire;
  7. fotografie post-sbiancamento.

Cosa devo fare dopo lo sbiancamento?

  1. la modifica dello smalto dei denti è reversibile, cioè nel giro di qualche giorno lo smalto ritorna a essere compatto come prima dello sbiancamento;
  2. in questo periodo (per le prime 48 ore ma l’ideale è per la prima settimana) è meglio evitare cibi e bevande con sostanze coloranti come caffè, the, Coca Cola, succhi di frutta, vino rosso, sughi, pomodoro, carote, ecc;
  3. essendo lo smalto ancora parzialmente “aperto”, nei giorni successivi il sorriso può migliorare ulteriormente ma anche i coloranti possono penetrare e vanificare, almeno in parte, il risultato;
  4. è consigliato non fumare per almeno i primi due giorni.

E’ vero che avrò molta sensibilità dopo lo sbiancamento?

Fino a poco tempo fa lo sbiancamento “alla poltrona” era molto aggressivo per i denti, a differenza di quello domiciliare con le mascherine da mettere di notte, causava parecchio fastidio ai pazienti.

Con i nuovi prodotti e le nuove tecnologie come l’attivazione delle sostanze sbiancanti con le lampade a LED o con il LASER il fastidio/dolore post-sbiancamento è molto ridotto.

In generale si può dire che la sensibilità dopo lo sbiancamento è soggettiva: la maggior parte dei pazienti accusa brevi fitte ai denti, senza dover ricorrere a nessun tipo di ”aiuto”. In alcuni casi si può ricorrere a un antidolorifico per annullare il fastidio, in caso contrario è consigliato prendere un antidolorifico.

Quanto dura lo sbiancamento?

La durata del trattamento nel tempo puo’ variare dai 18/24 mesi.

È sempre consigliata una visita di controllo dal dentista ogni sei mesi e un’igiene orale professionale almento una volta all’anno sia per garantire l’effetto dello sbiancamento a lungo termine (rimuovendo le sostanze coloranti che aderiscono ai denti) ma, soprattutto per una buona prevenzione.

”Puoi mantenere un sorriso autentico solo per un po’, dopodiché è solo denti.” – Chuck Palahniuk

Studio Prof. Massimiliano Lombardo
Dentista Bergamo


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