La corretta terapia. Parte 1: le estrazioni dentarie

La corretta terapia. Parte 1: le estrazioni dentarie

“Raddrizzare” i denti è una delle procedure più facili in campo odontoiatrico: bastano alcuni attacchi ortodontici ben posizionati e un filo per avere nel giro di qualche mese un sorriso con i denti allineati.

Ma avere i denti dritti non sempre significa avere una bocca e un sistema muscolare e articolare che funziona bene e che è sana!

Una bocca sana richiede:

– denti circondati da osso;

– articolazioni correttamente posizionate e stabili;

– giusti contatti tra i denti posteriori e la giusta sovrapposizione tra i denti anteriori che permettono alla bocca e alle articolazioni di “funzionare” bene.

– labbra che non devono “sforzarsi” per chiudere la bocca.

Un trattamento ortodontico o una riabilitazione protesica NON PERFETTAMENTE E CORRETTAMENTE PIANIFICATE è potenzialmente in grado di creare danni ai denti, alle gengive, ai muscoli e alle articolazioni oltre che peggiorare l’estetica della zona della bocca.

Due esempi tipici, due adolescenti con un affollamento che qualunque dentista sarebbe in grado di risolvere con un apparecchio ortodontico.

In casi come questi l’unico trattamento in grado di risolvere in modo stabile è l’estrazione di alcuni denti definitivi (i premolari), nel caso del ragazzo per raddrizzare i denti senza peggiorare la contrazione dei muscoli delle labbra, nel caso della ragazza per raddrizzare i denti mantenendoli all’interno dell’osso.

Non esiste l’apparecchio o l’attacco ortodontico “magico” che allinea i denti senza necessità di togliere dei denti, sarebbe come dire che un cardiochirurgo ha la tecnica per fare un trapianto di cuore senza incidere la pelle del petto.

I casi come questi mostrati potrebbero anche  essere trattati senza estrazioni ma si portano i denti più all’esterno, cioè un po’ fuori dall’osso con la conseguenza che;

1) non sono stabili (tendono a stortarsi nuovamente) per la pressione delle labbra che li spinge all’interno;

2) aumentano l’incompetenza labiale in quanto le labbra sono spinte in fuori dai denti;

3) i denti anteriori non si accoppiano correttamente quindi non funzionano come protettori dei muscoli e delle articolazioni quando la bocca si muove;

4) lo spessore osseo si riduce perché i denti sono più esterni e le gengive possono ritirarsi.

Quindi una diagnosi accurata, precisa e approfondita è fondamentale (vi spiegherò le procedure diagnostiche dei Centri FACE Tx nel prossimo articolo) per fare un piano di trattamento ortodontico o protesico corretto.

La differenza di un trattamento non è nella tecnica ma nella diagnosi!

Studio Dott. Massimiliano Lombardo
Dentista Bergamo


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