Mal di testa: a chi rivolgersi per stare meglio?

Mal di testa: a chi rivolgersi per stare meglio?

Intervista ad Andrea Orlandi, osteopata del Centro Maraton di Bergamo.

È vero che i mal di testa sono diventati una delle cause più frequenti di sofferenza da parte delle persone?Quando di parla di mal di testa bisogna differenziare i vari tipi ma sicuramente, tra quelli che vengono comunemente chiamati “mal di testa”, la cefalea di tipo tensivo o muscolo-tensiva è la più frequente e rappresenta un problema molto diffuso ai giorni nostri. Questa condiziona in modo variabile la qualità della vita delle persone colpite, sia al lavoro che nel tempo libero.

Cosa sentono i pazienti che soffrono di cefalea muscolo-tensiva?

Solitamente riferiscono un dolore di tipo tensivo-costrittivo in diverse aree della testa (nuca, fronte, tempie, davanti alle orecchie e attorno ai denti): spesso viene descritto dal paziente come una sensazione di “cerchio intorno alla testa“, ovvero una sensazione di compressione della testa, come se questa fosse stretta da una morsa. L’intensità del dolore, la durata della cefalea e la frequenza degli episodi sono estremamente variabili da persona a persona.

Il problema è limitato o coinvolge altre zone del corpo?

Generalmente in questi pazienti si riscontra una contrattura dei muscoli del collo (cervicali), della testa (epicranici) o di quelli che ci fanno masticare e parlare (masticatori). Queste tre aree possono essere coinvolte in modo isolato o tutte insieme e determinare sintomi in aree diverse.

Quindi, se ho capito bene, un problema al collo può causare dolori alla testa.

Pensiamo a tutti i fattori che possono creare problemi al collo: la posizione sbagliata sul posto di lavoro (computer o seduti in auto), lo sport praticato (rugby, arti marziali, basket), vecchi traumi (cadute o colpi al collo), o interventi chirurgici possono causare la contrazione dei muscoli della colonna cervicale e, di conseguenza, sovraccaricare o far lavorare in modo sbagliato i muscoli delle zone vicine (testa e muscoli della masticazione).

E i muscoli della masticazione cosa c’entrano?

L’articolazione temporo-mandibolare (chiamata per semplicità A.T.M.) localizzata a destra e sinistra davanti alle due orecchie connette l’osso della mandibola (il condilo) con il cranio: se i muscoli che sono vicini a queste due articolazioni, per esempio i muscoli del collo, lavorano male o sono contratti possono alterare la funzione dell’articolazione della mandibola e dei muscoli della masticazione.

E i denti?

Quando il paziente stringe o digrigna i denti, soprattutto durante il sonno, i muscoli masticatori si contraggono: il bruxismo, questo è il nome della parafunzione caratterizzata dal digrignamento dei denti (vedi il video), è responsabile della contrattura dei muscoli della zona, del dolore all’articolazione e dell’usura dei denti.

Se il paziente vuole curarsi, cosa può fare e a chi deve rivolgersi?

Il problema deve essere affrontato in modo combinato dall’osteopata o fisioterapista e dallo specialista in ortognatodonzia.

In questo campo, l’osteopata agisce in modo efficace attraverso una dettagliata analisi della postura della persona e con trattamenti che possono garantire un miglioramento progressivo dei sintomi. Inoltre può lavorare sul rilassamento dei muscoli masticatori permettendo così un equilibrio biomeccanico tra la funzione dell’articolazione, la colonna cervicale e la postura d’insieme.

L’intervento dello specialista in ortognatodonzia è fondamentale per garantire una corretta valutazione della funzione masticatoria e per controllare il dolore o altri sintomi del paziente per esempio utilizzando uno splint (detto anche bite) non preformato (per esempio quelli che si trovano in farmacia) ma costruito secondo l’esatta forma dei denti del paziente e l’esatta funzione dei suoi muscoli e articolazioni.

Il bite protegge i denti dall’usura che si ha con il bruxismo e stabilizza la funzione dell’articolazione funzionando come “stampella” dell’articolazione della mandibola.

Cosa può fare il paziente nella vita di tutti i giorni per stare meglio?

Ogni episodio può essere scatenato o aggravato da fattori differenti: stress, riduzione delle ore di sonno, pasti irregolari, riduzione dell’assunzione di caffeina, bevande alcoliche, fumo.

E’ utile quindi valutare non solo gli aspetti legati alla cefalea in se, ma anche quelli legati allo stile di vita, che possono influenzare notevolmente la sintomatologia

E’ importante sottolineare che i sintomi della cefalea tensiva variano da paziente a paziente e ogni caso è diverso dall’altro perché differenti possono essere le cause e le zone di partenza (collo-testa-denti).

Per questo motivo ogni paziente richiede una valutazione e un percorso terapeutico specifico, soggettivo e mirato.

Studio Dott. Massimiliano Lombardo
Dentista Bergamo


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